Giorgio Armani

1 Dicembre 2016 @ 13:00 - Blog

Preoccuparsi del look che si sfoggia e dei vestiti che si devono indossare sul posto di lavoro è una situazione abbastanza comune: l’abito fa il monaco, eccome.

E ciò è vero sia quando si ha a che fare con fornitori, clienti o comunque figure di una certa autorità, sia quando le uniche relazioni che si devono intrattenere sono quelle con i propri pari.

A metà degli anni ’70 del secolo scorso John T. Molloy scriveva, nel libro “Dress for success”, che gli abiti formali erano fondamentali in un ambiente di lavoro, sia per motivi di decoro sia perché un abbigliamento del genere era in grado di garantire probabilità di successo più elevate.

L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.

GIORGIO ARMANI

Si può dire che attualmente la situazione sia ancora la stessa?

Quel che è certo è che gli indumenti che si scelgono rivestono (è proprio il caso di usare questo termine) un significato simbolico molto importante, anche in rapporto a come ci si vuole mostrare agli altri.

Pare che ci siano addirittura delle evidenze scientifiche che testimoniano il ruolo dei vestiti: uno studio condotto dalla Yale School of Management e pubblicato un paio di anni fa avrebbe messo in evidenza come l’abitudini a vestirsi in modo professionale sia correlata a un aumento della sicurezza e della concentrazione.

Insomma, la camicia rende più produttivi.